Please use this identifier to cite or link to this item: http://doi.org/10.25358/openscience-4455
Authors: Amendola, Nadia
Title: La poesia di Giovanni Pietro Monesio, Giovanni Lotti e Lelio Orsini nella cantata da camera del XVII secolo
Online publication date: 23-Jun-2018
Year of first publication: 2018
Language: italian
Abstract: La tesi è dedicata allo studio di tre poeti per musica, Giovanni Pietro Monesio, Giovanni Lotti e Lelio Orsini, operanti a Roma nel XVII secolo. Malgrado il rilevante contributo offerto al genere musicale della cantata da camera, ancora scarse o relegate a indagini occasionali risultavano essere sinora le notizie riguardanti gli aspetti biografici dei tre autori, la definizione della loro produzione poetica, le relazioni con l’ambiente culturale romano e con i mecenati sostenitori della loro attività letteraria. Nel Capitolo 1, dedicato a Giovanni Pietro Monesio, si propone una ricostruzione della biografia a partire dalle poche informazioni fornite nelle opere storico-letterarie del Sei- e Settecento, ampliate attraverso i dati (perlopiù inediti) emersi dalle indagini archivistiche sul poeta e sulla sua famiglia e dalla definizione della produzione celebrativa e per musica (§1.1). La ricerca pone in luce l’importanza della relazione con il mondo culturale asburgico e l’influenza del mecenatismo di Leopoldo I e di Eleonora Gonzaga Nevers sull’attività poetica di Monesio (§1.2). Una specifica attenzione è rivolta allo studio de La Musa seria (Roma, 1674), raccolta di versi per musica in due parti dedicata agli imperatori (§1.3). Essa è la fonte principale per l’attribuzione a Monesio, raramente segnalata nei manoscritti musicali, di numerosi testi di cantate, delle quali si propone una riflessione sugli aspetti poetici, un’ipotesi di datazione e di circolazione negli ambienti musicali (§1.4). Il Capitolo 2, dedicato a Giovanni Lotti, propone una ricostruzione della biografia del poeta a partire dalle notizie presenti nelle opere storico-letterarie coeve, recentemente arricchite in alcuni contributi musicologici recenti, qui ampliate attraverso l’acquisizione di nuovi dati archivistici e la ricostruzione della produzione poetica encomiastica e per musica (§2.1). Tra gli aspetti biografici, si evidenzia in particolare il rapporto di Lotti con i due mecenati sostenitori della sua attività, Antonio Barberini e Lorenzo Onofrio Colonna (§2.2). Numerose sono le indicazioni della paternità poetica rilevabili nei manoscritti musicali, tuttavia la ricognizione della produzione di testi per musica di Lotti si arricchisce di nuove attribuzioni grazie allo studio della raccolta di Poesie latine e toscane (Roma, 1688) (§2.3). In merito ai testi di cantate di Lotti si propone un’analisi degli aspetti poetici principali, un’ipotesi di datazione e di circolazione verificatasi in particolare tra i compositori al servizio del cardinale Barberini (§2.4). Nel Capitolo 3, dedicato a Lelio Orsini, si propone un ritratto del poeta, a partire dalle informazioni trasmesse nelle biografie sei- settecentesche e dai recenti studi storico-artistici, cui si aggiungono nuovi dati ricavati da fonti archivistiche e opere coeve sinora mai prese in considerazione (§3.1). Nella complessa definizione della vita di Orsini - principe, pittore dilettante, collezionista d’arte, poeta e uomo devoto - si conferisce particolare risalto agli aspetti biografici che influenzano la produzione di versi per cantate e oratori, tralasciando i dati relativi agli aspetti più propriamente connessi ai nobili natali e al suo ruolo di amministratore. Come per Monesio e Lotti, si avanzano ipotesi sulla datazione di cantate e oratori di Orsini e sulla loro circolazione (§3.2). In assenza di una raccolta poetica è possibile attribuire a Orsini solo undici cantate, alle quali è dedicata un’analisi di tematiche, schemi metrici e scelte musicali (§3.3). Dopo una trattazione monografica, il Capitolo 4 pone in luce alcuni punti di contatto tra i tre poeti, come la figura di Giulio Cesare Colonna, amico di Lotti e Orsini e promotore dell’accademia degli Anfistili a cui prende parte Monesio (§4.1), o come la presenza di testi di Monesio e Lotti nelle raccolte celebranti i medesimi eventi storici (§4.2-§4.7). La tesi propone poi due strumenti bibliografici. Nel Capitolo 5 si elaborano gli incipitari dei testi per musica di Monesio (§5.2), Lotti (§5.3) e Orsini (§5.4), per i quali sono indicate le fonti in cui si rileva l’attribuzione poetica, le fonti letterarie e le concordanze musicali, la bibliografia relativa a ciascuna intonazione, le varianti testuali ed eventuali annotazioni. Nel Capitolo 6 è presente la trascrizione dei testi delle cantate di Monesio (§6.1), Lotti (§6.2) e Orsini (§6.3). Nel Capitolo 7, si forniscono appendici documentarie e poetiche a supporto della ricostruzione biografica dei tre poeti.
This dissertation is dedicated to the study of three poets of texts set to music, Giovanni Pietro Monesio, Giovanni Lotti and Lelio Orsini, who were active in Rome in the 17th-century. Although they made a remarkable contribution to the musical genre of the chamber cantata, information about the three authors’ biographies, the extent of their poetic production, and their relationship with the Roman cultural environment and the patrons who supported their literary activity was scarce or subject to only occasional investigation until now. Chapter 1 proposes an updated biography of Giovanni Pietro Monesio based on the limited information provided in 16th- and 17th-century historico-literary works. It has been extended through recent findings in archival research on the poet and his family and in the examination of his body of celebratory works and poems set to music (§1.1). Research highlights the importance of his relationship with the Habsburg cultural world and the influence of the patronage of Leopold I and Eleonora Gonzaga-Nevers on Monesio’s poetic activity (§1.2). Particular attention is addressed to the study of La Musa seria (Rome, 1674), a collection of verses for music in two parts published by the poet with a dedication to the emperors (§1.3). This book is a valuable resource for determining the true size of Monesio’s output: by comparing the poems in La Musa seria to unattributed cantata texts in music manuscripts (in which the poets are only rarely named), it is possible to determine which of those texts are Monesio’s. This chapter also presents a reflection on the poetic aspects of his cantata texts as well as hypotheses about their chronology and an enquiry into their circulation (§1.4). Chapter 2, dedicated to Giovanni Lotti, reconstructs his biography from information in contemporary historico-literary works that has been enriched by recent musicological contributions. Here, Lotti’s biography is further developed through new, partly-unknown archival data and the reconstruction of his poems intended for musical setting and encomiastic celebration (§2.1). Lotti’s relationship with his two patrons, Antonio Barberini and Lorenzo Onofrio Colonna, is particularly highlighted (§2.2). A substantial collection of his works is available in the music manuscripts; however, this thesis will enrich the extant oeuvre with new attributions discovered through the study of his Poesie latine e toscane (Rome, 1688) (§2.3). This chapter also addresses the main poetic aspects of his cantata texts as well as proposes a hypothesis for their chronology and distribution, particularly among composers in the service of Cardinal Berberini (§2.4). Chapter 3 presents a portrait of Lelio Orsini that has been pieced together from data transmitted in 16th- and 17th-century biographies and from recent historico-artistic studies. New data obtained from archival sources and contemporary works, which heretofore have not been taken into account, have been added (§3.1). In the complex reconstruction of Orsini’s life – he was a prince, an amateur painter, an art collector, a poet, and a godly man – particular emphasis is conferred to the biographical aspects that influenced his production of verses for cantatas and oratorios, leaving aside data related to his noble birth and his role as governor. With regard to his poems intended for musical settings, as with Monesio and Lotti, some hypotheses are proposed about the dating of cantatas and oratorios and about their circulation (§3.2). In the absence of a poetic collection like those published by Monesio and Lotti, it is possible to attribute to Orsini only eleven cantatas, which are analysed with respect to themes, metric patterns and musical choices (§3.3). Chapter 4 highlights some connections between them, such as Giulio Cesare Colonna, Lotti and Orsini’s friend and promoter of the Accademia degli Anfistili, in which Monesio took part (§4.1). In addition, texts by Monesio and Lotti appearing in the same collection of intermezzi and poems they both wrote on the same topics are presented (§4.2, §4.3). A final intersection between Monesio and Lotti, cantata texts written for the same historical event is examined through some case of studies (§4.4, §4.5, §4.6 and §4.7. This thesis offers two bibliographical tools: in Chapter 5, the first lines of Monesio’s (§5.2), Lotti’s (§5.3), and Orsini’s (§5.4) texts for music are listed. For each text, the poetic attribution, literary sources, musical concordances, textual variations, and possible notes are provided as well as a bibliography for each musical setting. In Chapter 6 a transcription of Monesio’s (§6.1), Lotti’s (§6.2) and Orsini’s (§6.3) cantata texts is given. In Chapter 7, documentary and poetic appendices supporting the three poets’ updated biographies are provided.
DDC: 780 Musik
780 Music
Institution: Johannes Gutenberg-Universität Mainz
Department: FB 07 Geschichts- u. Kulturwissensch.
Place: Mainz
ROR: https://ror.org/023b0x485
DOI: http://doi.org/10.25358/openscience-4455
URN: urn:nbn:de:hebis:77-diss-1000020644
Version: Original work
Publication type: Dissertation
License: In Copyright
Information on rights of use: https://rightsstatements.org/vocab/InC/1.0/
Extent: VIII, 984 Seiten
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